Gyroporus castaneus (Bull.: Fr.) Quél.

 
 

 

 

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  Note Tassonomiche:  
 

Ordine:

Boletales.

 

Famiglia:

Gyroporaceae.

Etimologia:

Dal latino castaneus, per il colore del cappello.

 

Sinonimi:

Boletus castaneus Bull. 1788 (Basionimo); Boletus cyanescens var. fulvidus (Fr.) Fr.; Boletus fulvidus Fr..  
     

 

  Descrizione macroscopica:  
 

Fungo terricolo, caratterizzato da un cappello sodo e carnoso, di colore che va dal bruno castano al bruno scuro. La cuticola in una prima fase di sviluppo è vellutata, poi diventa liscia, ma mai viscida e non si separa facilmente dalla carne sottostante. I tubuli ed i pori sono abbastanza piccoli, immutabili al taglio, bianco-candido negli esemplari giovani, diventano giallognoli negli esemplari adulti, essendo questo il colore delle spore. Il gambo presenta una sorta di corteccia esterna sub-concolore al cappello, che conferisce allo stesso una consistenza cassante; l'interno, invece, si presenta spugnoso, poi cavernoso, infine vuoto. La carne del cappello, soda negli esemplari giovani, diventa presto molle, è bianca immutabile e non presenta né odori né sapori particolari. Cresce solitario o gregario, nei boschi di latifoglie, dalla primavera inoltrata all'autunno.

 
     
  Descrizione microscopica:  
  Analisi non ancora effettuata.  
     
  Somiglianze ed Osservazioni:  
 

Per le sue caratteristiche morfologiche è riconoscibile abbastanza facilmente. Tuttavia, in ambiente mediterraneo costiero esiste una specie tossica quasi identica, Gyroporus ammophilus, che provoca sindrome gastroenterica costante. Le due specie citate, molto diverse dal punto di vista della biologia molecolare, risultano di difficile differenziazione per coloro che non hanno accesso alle tecnologie che permettono l'esame del DNA. In linea generale, le principali differenze sono rappresentate da: diverso quoziente sporale ("Q"), 1,7-2,0 in G. castaneus contro 2,1-2,2 in G. ammophilus; carne immutabile in G. castaneus contro carne rosata-salmone, infine azzurrognola, in G. ammophilus; reazione all'ammoniaca del rivestimento pileico, negativa in G. castaneus, bruno rossastra in circa 5 minuti in G. ammophilus.

 
     
  Commestibilità:  
  Commestibile, avendo l'accortezza di scartare il gambo che spesso risulta indigesto.  
     
  Diffusione e ritrovamenti:  
 

Si tratta di una specie molto diffusa in tutto il comprensorio del Vesuvio, particolarmente sotto Leccio (Quercus ilex), soprattutto nei giardini pubblici.

 
     
  Bibliografia:  
  Muñoz J. A. "Boletus s.l." Fungi Europaei n. 2 - 2005.  
     
     

 
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